“Gentile Dottoressa”: è così che iniziano le lettere di Antonio. Ma perché scrive proprio a lei? Certo, Maria Grazia conduce un programma tv, è un volto noto ma può darsi che questo sia sufficiente a spiegare tante confidenze? Di lettere ne ha ricevute e ne riceve tante, c’è un po’ di tutto e col tempo ha adottato la strategia di non aprirle: troppe miserie, infamie, anche molestie. Meglio ignorarle. Eppure la lettera di Antonio sfugge a questa regola e la vita dell’uomo è lì, nero su bianco. Antonio e Francesca, fidanzati sin dai tempi del servizio militare. Un amore bello e pulito, fatto di complicità e passione. Poi il matrimonio, le solite scaramucce, lui che non va a genio alla madre di lei, l’ingresso di Antonio nell’Arma dei carabinieri, Francesca che diventa infermiera, l’arrivo di un figlio adorato. Tutto bene, tutto bello, l’amore la famiglia l’orgoglio per la divisa. Poi le prime crepe Gentile Dottoressa, i turni da infermiera e quelli da carabiniere a volte sembrano inconciliabili e la complicità, la passione di una volta cominciano a sfumare. Francesca sembra distante, certe tensioni diventano logoranti. In più, il mestiere del carabiniere è tostissimo e anche Alfredo, amico di Antonio, percepisce che l’orgoglio della divisa sta lasciando spazio a qualcosa che somiglia piuttosto a una nevrosi. Fino al momento in cui tutto precipita, la sospensione dal lavoro, la separazione, qualcosa che si rompe in un punto troppo profondo dell’anima…
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Laureata in scienza politiche con indirizzo politico-internazionale e specializzata in materie politico-amministrative, è giornalista e lavora al tg1 Rai per il quale ha seguito come inviata i casi più scottanti di cronaca.
Ha lavorato per Raiuno nella rubrica “Italia sera”. Dal 2001 conduce i tg del mattino e nel 2010 ha condotto la trasmissione “Uno Mattina Estate”. Dal 2009 al 2012 ha anche curato e condotto la rubrica del Tg1 “L’Intervista”, incontri con i personaggi della cultura e dello spettacolo in onda il lunedì e il venerdì alle 9 del mattino. In precedenza aveva lavorato a “ La Discussione” e presso L’Ufficio Stampa del Campidoglio. Ha diretto il mensile “Esserci”. Ha pubblicato diversi libri: “Madri assassine, diario da Castiglione delle Stiviere”, Alberto Gaffi editore 2006; “Vite sospese, eutanasia un diritto?”, Aliberti editore 2007; “La vita senza limiti” con Beppino Englaro, Rizzoli 2009; “La pazzia dimenticata, viaggio negli opg”, edizioni l’Asino d’oro 2013. Con il fotoreporter Giampiero Corelli ha pubblicato “Il vento negli occhi” (storie di donne soldato) e “Tempi diversi” (ritratti dalla clausura). “Cronaca di un delitto annunciato”, edizioni L’Asino d’oro 2017, è il suo primo romanzo. |
Per Ester ed Elsa, la sua mamma, l'Italia rappresenta la speranza di una vita di pace, lontano da una guerra infinita che da anni sconvolge l'Eritrea e colpisce indifferentemente grandi e bambini. L'Italia però e lontana: prima c'è il deserto sconfinato, da attraversare con un camion malmesso su strade piene di buche, e poi c'è il mare, scuro e infinito?.. Il piccolo motoscafo su cui Ester ed Elsa riescono a salire trasporta persone di tanti paesi, che parlano lingue diverse dalla loro e hanno molte storie da raccontare: è bello ascoltarle, per passare il tempo e allontanare la paura di un viaggio pieno di incertezze e di pericoli. Nell'attesa di arrivare dall'altra parte del mare e incominciare una nuova vita. |
Erminia Dell'Oro è nata ad Asmara - Eritrea - dove suo nonno paterno si stabilì nel 1896. Si è trasferita in Italia - a Milano - ma ha sempre mantenuto stretti contatti con il popolo eritreo, scrivendo numerosi reportage anche come inviata durante la guerra Eritrea - Etiopia. Ha scritto libri per adulti, ragazzi e bambini, alcuni legati alle tematiche del colonialismo italiano, della Shoà , delle guerre e delle recenti e drammatiche immigrazioni. Ha lavorato per quindici anni nella storica Libreria Einaudi di Milano, ed è stata lettrice per vari editori. Numerosi sono i suoi incontri con gli studenti delle scuole primarie e secondarie. |